Settimana invernale GSIB
Un corso di amici che offre tanta sincerità
La settimana invernale GSIB è nata a Pontresina circa 40 anni fa alla Casa Sailer, poi si è spostato nella vicina Celerina per approfittare di spazi maggiori, per questo oltre agli atleti, ai monitori, ai responsabili della cucina, si sono aggregate anche le famiglie.
Ma da quanti anni si svolge in Engadina la settimana bianca del GSIB? È una domanda che bisognerebbe rivolgere ai “vecchi” del corso (qualcuno è ancora presente) oppure alla Renata che anni fa ha avuto l’idea e l’intuizione di organizzare questa settimana bianca con lo scopo di insegnare la pratica dello sci ai giovani con disabilità. Sicuramente gli anni sono tanti, forse 36, 38 oppure cifra tonda 40! Poco importa i numeri, l’aspetto importante è che questo corso continua imperterrito negli anni (solo il Covid è riuscito a fermarlo per 2 stagioni) sempre con grande entusiasmo e vigore, il merito è sicuramente degli organizzatori, dei monitori ma anche e soprattutto della formula che lo contraddistingue: questa è semplicemente una settimana bianca tra amici! Nessuno vuole comandare o imporre le sue regole, ognuno si diverte e nel contempo perfeziona la pratica sportiva. Ci sono sciatori, fondisti, “passeggiatori”, volontari della cucina, un gruppo di persone ben amalgamato che collabora e interagisce: chi ha difficoltà per svolgere determinate attività chiede aiuto, contraccambiando con una chiacchierata, una risata, una partita a carte a Uno, oppure semplicemente offrendo tanta sincerità (merce rara al giorno d’oggi!).
Il corso è nato a Pontresina (Casa Sailer) poi si è spostato nella vicina Celerina per approfittare di spazi maggiori i quali hanno permesso di accogliere sempre più partecipanti, per questo oltre agli atleti, ai monitori, ai responsabili della cucina, si sono aggregate anche le famiglie. I nuclei famigliari hanno portato nuova linfa al grande gruppo, i bambini più piccoli hanno imparato a vivere e interagire con gli atleti, una scuola di vita per loro a dimostrazione che non bisogna avere timore o pregiudizio delle persone diversamente abili, ma captare e apprezzare i lati positivi che sanno trasmettere.
Anche dal lato sportivo il corso è in continua evoluzione, i primi anni si svolgeva unicamente presso il piccolo scilift di Samedan (essendo la maggior parte degli atleti alle prime armi con la pratica dello sci, era un campo ideale per iniziare), ben presto ci si è resi conto che si potevano calcare anche la grandi piste di St. Moritz, per questo il gruppo con le colorate giacche “GSIB” e la berretta “Amici Sportivi di Pontresina”, si faceva notare dal Corviglia al Piz Nair passando da Marguns. Negli ultimi anni la pratica dello sci alpino è stata ampliata ulteriormente: lo scibob ha permesso di far sciare anche quegli atleti che disabilità fisiche e motorie li teneva lontani dalle piste innevate, mentre l’utilizzo di trasmettitori radio ha aperto il corso anche ad atleti non vendenti, i quali grazie alla loro guida che impartisce i comandi via radio, possono gustarsi le belle discese engadinesi.
Un impegno importante per tutti, sopratutto per il GSIB ed il suo comitato che da anni crede in questo corso e si adopera non solo per organizzarlo ma anche e specialmente per trovare nuovi stimoli e nuove tecnologie utili a rendere questa settimana speciale, soprattutto per gli sportivi.
Per concludere diamo i numeri: nel 2023 il corso si è svolto dal 14 al 20 gennaio, ha visto partecipare 80 persone, tra le quali 27 atleti, 26 monitori, 4 membri della cucina, e tante famiglie.
Massimo Gabuzzi GSIB